29.12.08

Presto che è tardi!

Ultimamente sono stato così immerso nei miei piani per distruggere il 98% dell'umanità prima che ci riescano i Maya che ho perfino dimenticato di possedere un blog e mi scuso con i miei fedeli lettori e con le mie infoiate groupies per la lunga assenza. Per farmi perdonare ripesco dal passato un mio vecchissimo racconto pubblicato qui e là per la Rete ad ogni dicembre nel corso degli ultimi anni giusto per allietare le vostre gioiose festività.


- Babbo Natale non esiste... -

Appena nove anni, troppo pochi per abbandonare le fiabe, i folletti e mille altre fantastiche illusioni infantili… o forse solo verità celate ai più, ma già abbastanza per cominciare a capire che forse personaggi come Babbo Natale e la Befana non esistono e mai sono esistiti, ma sono solamente invenzioni degli adulti.
Eppure tu, a Babbo Natale, forse ancora un po’ ci credi e così magari puoi anche dimostrare a tutti di non essere una bambina, di essere già adulta e di riuscire a mostrare a tutti quanto vali.
Così scrivi una letterina a Babbo Natale con la tua umile richiesta, non l’affranchi neanche perché così, se arriverà, sarà davvero lui. Mostri quella candida busta perfino ai tuoi genitori che ti sorridono e ti danno dolci pacche sulle spalle annuendo con un falso sorrisetto affettuoso in volto, per liquidarti in fretta.
E così arriva Natale e trascorri le feste, fino a capodanno, attendendo che arrivi a bussare alla tua porta, mentre i tuoi genitori ti sorridono e ti dicono: “Vedrai che arriverà”, mentre tu gli ricambi il sorriso falso ed ipocrita e annuisci, con un lieve ghigno in volto: ve la farò vedere io, vedrete!
E arriva anche la Befana e vola via, con tutte le feste, ma di Babbo Natale neanche l’ombra dello zoccolo di una renna e i tuoi genitori persistono con quel loro sorriso irritante e ti dicono: “Sarà per il prossimo anno, piccola” e tu sorrido loro, di rimando, con un sorriso digrignante.
E alla fine, una bella notte di metà gennaio, bussano alla porta e tu vai ad aprire.
E davanti a te appare un signore, intabarrato in un lungo pastrano ottocentesco, la barba bianca e folta, i lunghi capelli candidi come la neve, un mastodontico armadio a otto stagioni che ti sorride: “Sei tu la bambina che mi ha spedito questa lettera?” ti chiede sorridendo.
E tu sorridi, soddisfatta: “Si, sono io! Ma tu chi sei?
Sono Babbo Natale!” risponde lui, guardando il piccolo pacchetto che tiene in mano. “Che strano dono mi hai chiesto, piccola, per una bambina della tua età!
E tu sorridi, esultante, ma ti trattieni.
Posso averlo?” gli chiedi sorridente, nel tuo pigiamino a margheritine.
E lui, sorridendo, ti risponde “Certo!”, e te lo porge.
Ti siedi a terra, lo spacchetti tutta felice, come un raggio di sole e tiri fuori dal pacchetto una pistola 9 mm., più grande della tua rosea manina. Alzi il volto verso Babbo Natale, un po’ perplessa.
Lui ti sorride, bonario.
Poi guardi la pistola, nella tua paffuta manina.
La punti verso Babbo Natale.
E spari.

Quando i tuoi genitori corrono giù per le scale sorridi, felice, accanto al cadavere di Babbo Natale.
Avete ragione! Babbo Natale non esiste… più!” E sghignazzi, con la 9 mm. in mano.

- FINE -

Si, lo so che sono fuori tempo massimo per il classico post natalizio ma non sono mai riuscito a sincronizzarmi perfettamente con la realtà e il tempo; pensate che una volta mi suicidai sparandomi in testa con una pistola ad acqua ma siccome anche quella volta ero in forte ritardo la Morte era già andata via e adesso mi avanza una vita; se passo al livello successivo vi racconto la fine del gioco. E adesso scusatemi ma i miei parenti mi aspettano nella vasca da bagno per aprire l'uovo di ferragosto e brindare alla fine del 2012!

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22.12.08

Coq Tribute



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13.12.08

Let it snow!

Chi ha inventato la Smart dovrebbe essere arrestato per terrorismo e costretto a vita ai lavori forzati. Per chi le acquista e le guida, nel 99% dei casi, va bene anche il ritiro immediato della patente e il divieto assoluto di guidare mezzi non più complessi di una carriola.

Ogni giorno più di una Smart incrocia la mia strada. Ormai avverto la sua presenza da un improvviso crollo della logica intorno a me: i cani mi parlano, gli edifici si squagliano e le persone camminano sulle mani. Poi la vedo, nello specchietto, e mi ritrovo di colpo in un campo di Pong. La Smart è la pallina e le due barre sono: persone, automobili, guardrail, marciapiedi.

Alla guida, solitamente, c'è un esemplare di babbuino subnormale con la patente della Peg-Perego comprata sottobanco al Cepu dell'Isola di Pasqua: la segnaletica verticale e orizzontale è per questo individuo un insieme di imperscrutabili simboli oscuri ed esoterici.

A riprova di questa tesi su cento Smart visionate novantanove sembrano uscite da una gara clandestina su campo minato. Qualcuno potrebbe ribattere a questo punto che la Smart porti sfiga o che l'autista di Smart porti sfiga. O entrambe le cose. Credetelo pure, se ne guidate una. Ma quando sarete davanti al giudice per discolparvi dall'aver demolito varie auto, arrotato persone, raso al suolo edifici e abbattuto querce secolari nell'arco di una sola giornata la tesi della sorte avversa non vi salverà. E neanche l'infermità mentale. Perfino un lunatico riuscirebbe a tornare alla lucidità mentale e a fuggire via a gambe levate se gli si proponesse di salire su una Smart o di guidarla.

Sono mesi che ne incontro sempre una: gialla, nera e grigia. L'ultimo colore non è di serie: fa parte dell'American Tape che il proprietario è costretto a usare per tenerla in piedi dopo che ogni cazzo di giorno finisce contro qualcosa. Ormai quella Smart sembra l'Ape Maya bionica dopo uno scontro frontale contro una colonna di camion di Overland su una strada del Perù. Perchè non la butti giù per il cesso, pezzo di idiota, e ti compri un'automobile invece di finire sempre in mezzo ai piedi rischiando di esplodere come una bomba carta ad ogni buca sull'asfalto? Ho deciso di annotarmi ogni stronzata che ha combinato da quando lo incontrai la prima volta e che combinerà fino al giorno in cui cesserà di vivere, poi ci scriverò un memoriale e lo spedirò alla Corte dei Crimini di Guerra per farlo condannare, post-mortem, per tentato genocidio.

Un giorno, giusto per citarne una, ho assistito a un incredibile caso di Fenomeno Lemmings: l'idiota che mi perseguita da mesi era il primo in coda e dietro lo seguivano altre due Smart. Esattamente come nel videogioco il primo in coda dirigeva gli altri simili nel commettere le più immani stronzate suicide, purtroppo invano. In poco meno di mezz'ora avranno collezionato una decina di infrazioni, un paio di reati penali e almeno cinque crimini di guerra.

Ma un giorno troverò quella Smart posteggiata da qualche parte, sola e indifesa; solo l'American Tape a proteggerla dai quintali di C-4 che gli piazzerò sopra, sotto e dentro. Poi aspetterò che il proprietario torni e quando sarà a cinque metri dall'auto gli farò saltare in aria quella ridicola scatoletta poliedrica e mentre sarà paralizzato dallo shock gli infilerò nella tasca lo scontrino dell'esplosivo, una lettera d'addio e una pistola. Con un solo colpo in canna.

Let it snow, let it snow, let it snow...

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12.12.08

E.25

Adesso che Chinaski ha aperto i commenti al suo blog, propongo a tutti di chiudere i commenti ai nostri blog. Così... Per farlo andare nel panico.

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2.12.08

Scusi, per il sicario più vicino?

Ad agosto ci aveva provato un architetto newyorkese, con pessimi risultati; adesso ci ha riprovato un agricoltore trentino. Se nel primo caso, però, la sfiga aveva tirato un brutto scherzo al povero architetto nel caso dell'agricoltore nostrano subentra il vero colpo di genio.

Rapido sunto della vicenda (chè lo so che leggere Tgcom è una richiesta davvero perversa da farvi): un agricoltore trentino decide di assoldare un sicario per eliminare i suoceri e i cognati ritenuti troppo invadenti. Così va in paese e cerca un sicario. I Carabinieri lo vengono a sapere e lo arrestano fingendosi sicari.

Adesso, però, spiegatemi un pò di punti che mi risultano oscuri.

Uno.
I parenti della moglie abitano a Bologna. Bologna - Trento - Bologna : circa 590 chilometri.
Riuscire ad essere invadenti con quasi seicento chilometri in mezzo è quasi un'arte; un pò come riuscire a suonare la batteria dopo aver perso tutti e quattro gli arti su una mina antiuomo.

Due.
L'agricoltore, di Trento, va a cercare un sicario in un paese in provincia di Verona. A circa 100 chilometri di distanza. Cosa c'è in quel paesino in provincia di Verona, un supermercato di sicari? Un'agenzia di killer? A Trento non c'è nessun cazzo di sicario? Non era più facile farsi la metà dei chilometri, andare a Berlino e cercarsi un nazi strafatto di crack?

Tre.
L'agricoltora arriva nel famigerato paesino dei killer e sparge la voce in giro che sta cercando un sicario. Un pò come andare ad Harlem e spargere la voce che si sta cercando il circolo locale del Klux Klan. E' già grave che riesci a farti infastidire dai parenti di tua moglie che vivono a trecento chilometri di distanza, è già surreale che cerchi un sicario in un paesino in provincia di Verona., partendo da Trento. Spargere la voce in giro per il paese diventa quasi una chance per migliorare i tuoi gravi problemi mentali.

Quattro.
Tralasciamo facili battute sui Carabinieri che sentono in giro la voce di uno che cerca un sicario per i parenti della moglie, ci credono e hanno il culo che sia vero, organizzano un trappolone e lo arrestano spacciandosi per sicari. Ma tu, agricoltore trentino che ti fai infastidire da trecento chilometri di distanza, che dopo aver sparso la voce per un intero paese che cerchi un killer, ne trovi uno e credi che sia davvero un killer non meriti di finire in carcere ma dentro la peggiore barzelletta mai raccontata nella storia dell'umorismo.

Cinque.
Resta comunque il fatto che la notizia proviene da Tgcom e visti i precedenti (lo scoop sull'i-doser di mesi fa, giusto per fare un esempio a caso) mi sorge malignamente il sospetto che in realtà la notizia originale riguardi un povero cristo che, ubriaco marcio, va a dire in osteria che ammazzerebbe volentieri i parenti rompicoglioni e in questo caso il ruolo dei Carabinieri tornerebbe ad essere più realistico. Oppure il fatto potrebbe essere realmente accaduto e una volta tanto Tgcom riesce a fare informazione come le grandi testate internazionali. Tipo il The Sun.

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