24.1.08

T'aro, o pio bove!

T'aro, o pio bove; e feroce un sentimento
Di ardore e rapace al cor m'infondi,
Alchè, solenne come un bastimento,
Mentre guardi i campi liberi e fecondi,
Una falce al gioco ti calo contento
L'assassina mia opra grave secondi:
Io t'asporto e ti squarto, e tu co'l lento
Giro de' sanguinanti occhi rispondi.
Da la larga narice sanguinante e nera
Fuma il tuo corpo, e come un rogo lieto
Il mugghio nel violento aer si perde;
E nel grave occhio glauco entro, ne l'austera
Falce si rispecchia ampio e quieto
Il volto mio, ghignante nel silenzio verde.

1 commenti:

Daniele Cascone ha detto...

Per me un panino con bresaola e carne di cavallo, grazie...