Blog scomunicato!

Una delle migliaia di cose che mi diverte di più quando vago in stato vacuo per la Rete è saltare da un link all’altro, all’interno della blogosfera; senza alcuna logica mi trovo così a scoprire una serie di cose davvero divertenti: l’ultima è la strana usanza di farsi vanto di avere un sito scomunicato dal buon Joseph Ratzinger apponendo bene in vista da qualche parte nel blog la seguente immagine:

Diventata una moda di cui non poter fare a meno, un po’ come tante altre cose di cui forse parlerò in futuro (dai mosaici-segnaletici dei visitatori alla youtubizzazione dei post), suscita in me una perplessità profonda che forse un giorno cercherò di comprendere, qualora ne sentissi l’urgenza e il bisogno, contattando i pericolosi scomunicati e chiedendo loro cose del tipo:

“Quanto tempo ha impiegato la bolla papale ad arrivare a casa tua?”
“E’ permanente o è una scomunica senza conservanti?”
“Come faccio a farmi scomunicare?”
“Chiamo il Vaticano o fanno tutto loro sguinzagliando le guardie svizzere per la Rete?”

Domande di questo genere, insomma: molto pregnanti.

Nell’attesa che un’anima pia… pardon… un’anima dannata mi conceda alcuni chiarimenti in merito ho deciso anche io di farmi scomunicare il blog; solamente il blog, però: per la mia persona credo che la pratica sia più lunga e tortuosa; in effetti ultimamente ho visto alcune guardie svizzere sotto casa, dentro una carrozza nera, abilmente mimetizzati nell’ambiente urbano: sono sicuro che mi stanno osservando da tempo per chiudere la pratica.
Ecco, dunque, da chi ho deciso di farmi scomunicare il blog (giusto per questa settimana, magari la prossima cambio persecutore e mi faccio scomunicare… chessò, da Stanlio e Ollio!):

“Padre, sterminali, perché non sanno quello che fanno.
E a me l’ignoranza sta proprio sul cazzo!”

Lucifero