3.2.08

La scorporeità

Una lattina squartata si avvicina ad un cartone della pizza monco: «Non essere triste... prima o poi ci riuniremo»
Il cartone guarda la lattina e una lacrima di ketchup gli cola giù lungo il bordo seghettato: «Sei ingenua, Sprite. Chissà dove finiremo, chissà con chi finiremo.» Il cartone osserva il gigantesco mostro d’acciaio sbuffante nuvole nere e sospira: «Magari finirò accorpato ad un Harmony dell’82, uno di quelli dal titolo “Il selvaggio che le infuocò il cuore” e insieme faremo il Volume XI dell’Enciclopedia Tremani... e tu… tu, mia adorata... forse ti uniranno ad una Lemonsoda e... oddio… Non voglio pensarci! Potreste contribuire a creare una Gatorade o... un’Energy Drink!»
La lattina scoppia a piangere, lacrimando bollicine ovunque sulla terra arsa dal dolore.
Il cartone sospira ancora, guardando il nastro a rullo sopra cui scorrono ammassi cubici di materiali d’ogni tipo: «E’ forse questo il nostro destino? Nascere, essere usati e venire riciclati?»
«Forse c’è una speranza, alla fine di tutto. Forse l’uomo capirà e tornerà a rinsavire» dice la lattina.
«Sprite, Sprite... sei sempre stata un’idealista come tua sorella Fanta... Ma io, che sono stato riciclato milioni di volte, posso dirti che ormai non c’è speranza. Il passato non tornerà più.»
«Perchè? La speranza è l’ultima a morire… Ritenta! Sarai più fortunato! Lo diceva sempre il Saggio Involucro delle Pringles… Dobbiamo sperare!»
Il cartone guarda la lattina e scuote il capo. «No, non ci credo più ormai…»
«Si… Si!» annuisce la lattina facendo ondeggiare le lamiere squartate. «Un giorno l’uomo abbandonerà questa stupida idea del riciclaggio e finalmente chi si ama come noi potrà stare per milioni di anni stretti insieme, l’uno all’altro, in un fondale marino o sotto terra, dimenticati da tutti, abbandonati solo al nostro amore. Sarà come una volta, come tanto tempo fa, vedrai!»
Il cartone osserva il mostro d’acciaio e legge sul suo fianco la maledetta scritta: “Scorporazioni Molecolari Spa: scorporiamo e ricicliamo da 500 anni!”.
Poi si gira verso la lattina, le tende un lembo oliato di cartone e le sorride: «Speriamo, amore, speriamo che l’uomo rinsavisca…»

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi sono quasi messa a piangere pensando a questa tragica storia d'amore..ma mi sembra fantascienza, cioè : la gente non ricicla!!!

Daniele Cascone ha detto...

sono commosso fino al midollo.

piangooooo!!! :°°°°°°(

Anonimo ha detto...

Ho pianto del midollo..:!!! O.O