15.1.08

IT: McDonald's!

Qualcuno della mia generazione è rimasto così shockato dalla visione e/o dalla lettura di “It” da odiare profondamente il McDonald’s. E il Circo. Ho letto e visto “It” da piccino, nonostante questo, essendo un onnivoro oltrechè una pattumiera alimentare, riesco a mangiare da McDonald’s ogniqualvolta il mio stomaco richieda del carburante. Il concetto per quel che riguarda la mia alimentazione è lineare: cibo = energia. Che abbia il sapore, la consistenza e il colore della plastica o no poco importa. Si deve mangiare: un posto vale l’altro.

Per quanto riguarda il Circo, lo adoro solamente per la presenza dei clown, degli acrobati e dei maghi. Se gli animali sbranassero gli addestratori o il pubblico invece di aggirarsi come emo-anoressici per le gabbie includerei anche le bestie come elemento di gradimento. Fino ad allora frequento e visiono i circhi finchè non vedo animali che assumono antidepressivi.

In ogni caso, quest’oggi scrivo questo post in risposta al post del Divino Paniele (se volete la password di ingresso richiedetela al sottoscritto).


Una delle mie visite al McDonald’s
(Roma. 12:30 pm. Tuscolana)

Pausa pranzo. Sono in cerca di un luogo dove nutrirmi in circa 20 minuti. Dopo aver inutilmente tentato di penetrare in alcune abitazioni (spacciandomi nell’ordine per: venditore di Folletto, testimone di Geova, barbone, esattore delle tasse, Dio, etc etc.) giungo finalmente davanti a un McDonald’s. Entro. Affamato.
Mi dirigo verso il bancone. Una giovane ragazza mi investe con il suo sorriso a a 56k.

Ragazza: Buongiorno, signore. Cosa desidera?
Bruko: Vorrei il suo corpo spalmato sul mio letto. Per contorno le sue colleghe.
Ragazza: Certo, signore… No, un momento! Scusi?
Bruko: Un McBoh!?Menu.
Ragazza: Ma… Cosa ha detto prima…?
Bruko: Mecca-Cola. E una bottiglietta d’acqua monarcominerale.
Ragazza: Abbiamo solo Coca… E… che acqua desidera? Non ho capi…
Bruko: Mi siedo lì in fondo, accanto a quella famiglia benestante. Proverò a comprare la loro figlia.
Ragazza: -sorride- Certo, signore… Fra cinque minuti il panino sarà pronto…
Bruko: Sarò di ritorno in quattro minuti e cinquantotto secondi. – va a sedersi –

Mentre la giovane banconista sorridente mi osserva piuttosto perplessa, cerco disperatamente qualcosa da fare per sovvertire il fastidioso ordine che regna sovrano in quel luogo. Le famigliole sono sorridenti, i teen-agers griffati, due pensionati aspettano con le cartelle in mano la chiamata dei prossimi numeri del Bingo e finalmente il panino è pronto. Mi dirigo solertemente al bancone e prelevo ciò che mi spetta.

Ragazza: Scusi? Dovrebbe pagare, signore…
Bruko: Dovrei? –arretra verso il tavolo-
Ragazza: Dovrebbe, signore… -sorride mettendo le mani sul bancone-
Bruko: Magari posso mangiare e poi pagare… mica scappo… -si avvicina al tavolo-
Ragazza: Credo non sia possibile… -salta il bancone con gesto paramilitare –
Bruko: Ok, ok… manteniamo la calma –fa per appoggiare il vassoio sul tavolo-
Ragazza: Metta su quel vassoio, signore! –si avvicina-
Bruko: -mette su il vassoio, poi lo inclina leggermente- Adesso ascoltami bene: un solo gesto e faccio cadere la coca sul pavimento!
Ragazza: Lei non lo farà signore! –fa un gesto a qualcuno-
Bruko: -guarda oltre le sue spalle: c’è un'altra banconista sorridente- Un solo passo e la coca esplode sul pavimento!
Ragazza: Cosa vuole? Possiamo trattare…
Bruko: Voglio solo sedermi… -inclina ancora il vassoio: la coca scivola lentamente verso il bordo-
Ragazza: Fermo! E’ una pazzia! –si lancia verso Bruko con una capriola volante turnicante-

In quel momento la scena si trasforma in un classico rallenty: la coca sbatte sul bordo del vassoio, si inclina e comincia a cadere. La ragazza si lancia in scivolata di prua sul pavimento, dietro di me l’altra banconista scatta verso un set di pulizie semovibile. La coca procede nel suo volo gravitazionale verso il basso. La prima banconista scivola, scivola, scivola. Con un calcio di piatto ben assestato la devio di lato. La coca si infrange drammaticamente sul pavimento. Esplode!

Il dramma!

Bruko: Ops!
Ragazza: Nuuuuooooooooooooooooooooooo!
Banconista 2: Mocio pronto, signore! – si lancia correndo col mocio sputazzante acqua e destersivo-
Bruko: Ehm… Mi dispiace… E’ stato un incidente…
Banconista 2: Non si preoccupi, signore. Ci penso io! - comincia a lavare nervosamente il pavimento-cola. Sorridendo. –
Ragazza: Le prendo un’altra bibita, signore. – Si allontana sorridendo. Sulla nuca –
Bruko: Grazie… Ah! Posso pagare, prima di sedermi? – sorride-
Ragazza: -Si volta. Non sorride. Si scaglia contro di me- Maledetto bastardo! Arghhh!

Turbare l’equilibrio di un sistema costruito su un falso equilibrio è un’esperienza sempre gratificante. Così, dopo aver consumato placidamente il mio pasto e aver ricevuto le scuse della banconista in frenesia multipla, esco dal McDonald’s ma… Uno strano figuro si para davanti a me…

Ronald McIT: Mangiano, mangiano tutti. E anche tu mangerai…
Bruko: Si, stasera a cena supppongo…
Ronald McIT: Beep-Beep Bruko!
Bruko: Eh!?
Ronald McIT: Sono il peggior incubo che abbiate avuto, sono il più spaventoso dei vostri incubi diventato realtà: conosco i vostri gusti, vi servirò ad uno ad uno.
Bruko: Fate consegne a domicilio? Grande!
Ronald McIT: Vai via: se non te ne vai finirai anche tu nella luce dei defunti... come tutti gli altri!
Bruko: Ho visto la luce dei defunti e mi sarebbe piaciuto farne parte… Però adesso devo tornare a lavoro. Magari ci mettiamo d’accordo per domani sera. Ci vediamo al Transilvania?
Ronald McIT: Argh! –fugge dentro il McDonald’s urlando-

Mentre torno al lavoro dò un’ultima occhiata, attraverso le vetrine: il povero Ronnie McIt sta piangendo sulla spalla della banconista, che mi osserva con un’espressione da rimprovero. Le sillabo una proposta oscena con il labiale e lei si fa il segno della M.

Succede solo nel mio mondo!

1 commenti:

Daniele Cascone ha detto...

Povero Ronald... ma perché lo tratti così male! E' un caro buffone sfigato che non fa male a nessuno. Mostro!

(e comunque, la password per il mio post a cui si riferisce questo squilibrato è "delirante"): link.